Il dietista è un
professionista sanitario che svolge la propria attività
professionale in strutture pubbliche o private, per individui sani o
malati, per singoli o comunità, come dipendente o libero
professionista.
In Italia si consegue il titolo di Dottore Dietista
attraverso il conseguimento di una laurea di primo livello nella
classe delle lauree L-SNT/03 il cui accesso è a numero programmato
nazionale.
Conseguita la laurea di primo livello, è possibile
proseguire il percorso di studi conseguendo una laurea di secondo
livello nella classe LM-SNT/03 oppure Master nonché corsi di
perfezionamento. Il Profilo professionale del Dietista, stabilito dal
Ministero della Sanità nell’anno 1994, sancisce che questo
operatore sanitario è competente per tutte le attività finalizzate
alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione.
Il dietista è in possesso della laurea in dietistica il cui esame
finale ha valore di abilitazione di Stato per l’esercizio della
professione.
CODICE DEONTOLOGICO
Premessa
Il Dietista è il
professionista sanitario competente per tutte le attività
finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della
nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione
all’attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della
normativa vigente.
Il Dietista deve considerare se stesso al
servizio del genere umano. Il suo atteggiamento e
il suo agire
devono essere guidati dal rispetto per le persone e dal desiderio di
promuovere la
salute.
Le regole del presente codice sono
vincolanti per tutti i dietisti. La mancata conoscenza delle
norme
del presente codice non esime dalla responsabilità disciplinare.
CAPO I.
Responsabilità professionale
- Il Dietista svolge la sua attività in tutti gli ambiti inerenti la nutrizione di individui e/o gruppi di popolazione in stato di salute o di malattia.
- Il Dietista evita discriminazioni verso altre persone sulla base della razza, del sesso, del credo, della religione, dell’età e dell’origine.
- Il Dietista deve attenersi agli atti di competenza del Profilo Professionale (D. M. 14 settembre 1994 n. 744).
- Il Dietista deve evitare qualsiasi comportamento che possa screditare la professione.
- Il Dietista ha il dovere di valutare il proprio operato nel tempo attraverso l’autoverifica e la riflessione critica sulle proprie esperienze .
- Il Dietista partecipa alla formazione professionale permanente e alla ricerca. Diffonde i risultati con l’obiettivo del miglioramento continuo della professione.
Sezione II. Aspetti
professionali. Il Dietista
impegnato in ambito clinico (per quanto attiene all’elaborazione,
formulazione ed attuazione della
dieta) deve:
- Porre al centro del proprio intervento il paziente e le sue esigenze;
- Operare in presenza della prescrizione medica comprensiva della diagnosi, sia in regime di dipendenza che in regime libero professionale;
- Sapere che l’intervento clinico (stesura del piano dietetico personalizzato sulla base dellaPrescrizione medica) si differenzia dall’intervento di educazione alimentare. Il Dietista infatti esplica l’intervento di educazione alimentare in piena autonomia, senza il vincolo della prescrizione, né della diagnosi del medico secondo i criteri metodologici educativi:individuazione dei bisogni, definizione degli obiettivi, stesura del progetto e verifica del risultato, flessibilità, partecipazione dell’Utente/ Utenti al processo educativo;
- Collaborare attivamente con i membri del team, familiari e caregivers, per attuare il suo ruolo specifico.
- Possedere una formazione specifica ed un aggiornamento continuo in ambito clinico;
- Valutare costantemente l’efficacia della sua prestazione.Nel caso di eventuali divergenze circa la prescrizione e/o l’indicazione alla dieta, il Dietista esprime e documenta la sostanza e le motivazioni del proprio disaccordo e persegue la soluzione migliore per il paziente. All’interno delle strutture richiede l’intervento della maggiore professionalità sovraordinata a dirimere il contrasto nell’esclusivo interesse del paziente. Nei casi di dissenso grave e di conflitti insanabili il Dietista si riserva di non attuare l’indicazione prescritta avvalendosi dell’obiezione di coscienza prevista dall’art. 14 del Codice Deontologico.
CAPO II.
Responsabilità verso la società
- Il Dietista deve interessarsi al benessere della popolazione collaborando con istituzioni, società scientifiche o enti pubblici (scuole, comunità per anziani ecc.), industrie del settore alimentare e della ristorazione collettiva, istituti di ricerca, per l’organizzazione e la promozione di progetti di studio e di interventi a carattere divulgativo e/o educativo.
- Il Dietista verifica costantemente che il suo intervento nutrizionale sia fondato su dati scientificamente validati e aggiornati e/o basato sui “livelli di assunzione raccomandati” per la popolazione.
- Il Dietista permette l’uso del suo nome o l’indicazione della sua professione per certificare informazioni nutrizionali riferite a prodotti e/o gruppi di prodotti, solo se: ha direttamente supervisionato i requisiti nutrizionali del prodotto, la fonte dell’informazione è indicata, le affermazioni non contengono opinioni o aspettative, ma solo conoscenza .
- Il Dietista che desidera informare il pubblico ed i colleghi dei propri servizi usa informazioni veritiere e non notizie false e fuorvianti nell’ambito delle normative.
- Il Dietista può raccomandare prodotti, in tal caso fornisce complete e chiare informazioni con dati circa la fonte dell’informazione.
- Il Dietista non può avvalersi di cariche politiche o pubbliche o associative per conseguire vantaggi personali.
CAPO III.
Responsabilità verso l’utente/cliente
- Il Dietista fornisce informazioni sufficienti per permettere ai propri assistiti di prendere decisioni competenti e si accerta che questi comprenda e condivida le scelte assistenziali a lui rivolte.
- Il Dietista, nel caso di situazioni in contrasto con la coscienza personale e i principi etici che regolano la professione, si impegna a trovare la soluzione operativa più idonea nel rispetto dell’autonomia e della dignità della persona. Solo in caso di conflitti insanabili si può valere dell’obiezione di coscienza.
- Il Dietista deve mantenere il segreto professionale relativamente allo stato di salute della persona e alla sua vita privata.
- Il Dietista raccoglie e gestisce i dati rispettando la riservatezza delle informazioni che giungono in suo possesso.
CAPO IV.
Responsabilità verso gli altri operatori
- Il Dietista mette a disposizione degli altri operatori sanitari le proprie competenze e collabora con loro lealmente per la salute dell’utente.
- Il Dietista rispetta le competenze professionali degli altri operatori sanitari, collabora con loro attivamente adoperandosi a elevare lo standard qualitativo della prestazione.
- Il Dietista ha il dovere di informarsi, presso gli altri operatori interessati, riguardo il piano assistenziale e terapeutico della persona a lui affidato.
CAPO V.
Responsabilità verso i colleghi
- Il Dietista deve collaborare con i colleghi al fine di condividere informazioni ed esperienze che possono contribuire a migliorare il livello professionale di ciascuno e ad elevare gli standard di pratica professionale.
- Il Dietista deve mantenere vivo il principio etico della solidarietà collegiale, collaborando perché siano mantenuti la dignità e il rispetto del profilo professionale nella difesa dello spirito di onestà e di integrità della professione.
- Il Dietista valuta obiettivamente, evitando i pregiudizi, le performance di colleghi, aspiranti colleghi e studenti, nonché le richieste di adesione all’Associazione, l’assegnazione di premi o altri riconoscimenti.
- Il Codice Professionale deve essere conosciuto e rispettato anche dagli studenti dei corsi di Laurea durante l’effettuazione del tirocinio pratico.
Approvato
dall’Assemblea dei Soci ANDID – Riccione 1 Aprile 2009
IL DIETISTA PER
LA SALUTE E IL BENESSERE
“L’uomo è ciò
che mangia”, diceva Feuerbach.
In piena salute o ammalate che
siano, le persone hanno bisogno di alimentarsi in maniera corretta,
equilibrata e adeguata alle proprie esigenze: in una visione
olistica, di benessere complessivo, il Dietista è l’operatore
sanitario che può aiutarle a trovare e ad attuare la soluzione che
meglio si adatta alle loro esigenze alimentari e nutrizionali.
Non è quindi
necessario essere ammalati per rivolgersi ad un dietista. Ma se lo si
è, il suo supporto è fondamentale. Il Dietista impegnato in ambito
clinico elabora infatti piani dietetici personalizzati per i
pazienti, monitorandoli costantemente e adeguandoli in relazione
all’andamento clinico. Naturalmente, il suo
è un ruolo essenziale anche in presenza di disturbi del
comportamento alimentare. In questi casi il trattamento
multidisciplinare è quello con maggiori percentuali di successo:
perciò il Dietista definisce il piano alimentare
terapeutico-riabilitativo, lavorando in sinergia con altre figure
professionali.
IL DIETISTA A
SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
Al Dietista è
affidato un compito molto importante a servizio della comunità:
quello di occuparsi in prima persona della qualità dei servizi di
ristorazione collettiva.
La sua consulenza è
importantissima nella messa a punto dei menù proposti nelle mense
scolastiche e aziendali, così come nelle comunità, negli ospedali e
nelle cliniche. In tutti questi casi, il Dietista collabora con i
servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle Aziende
Sanitarie per la tutela dell’aspetto igienico sanitario. Ma non
solo. Il Dietista, infatti, studia ed elabora la composizione dei
menù, in modo tale che essi soddisfino i fabbisogni nutrizionali di
gruppi di persone sane o ammalate che siano.
IL DIETISTA COME
EDUCATORE
Prendersi cura del
benessere delle persone significa anche far conoscere e diffondere i
principi di un’alimentazione corretta. Nell’ambito della sua
professione, quindi, il Dietista svolge anche attività didattica,
educativa e informativa, mirata a far prendere coscienza
dell’importanza di “mangiare in maniera equilibrata”.
In questo senso,
come operatore sanitario, il Dietista è direttamente coinvolto nella
promozione della salute pubblica e il suo contributo è essenziale
nella formulazione di politiche che permettano di sostenere e
migliorare lo stato di salute dei cittadini, minimizzando i rischi
derivanti da scelte nutrizionali poco corrette.
Fonte : wikipedia - ANDID
Immagini : www.elitemedfit.com - www.fotokanal.com - www.scienzavegetariana.it
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