mercoledì 18 settembre 2013

...COME RIDURRE LA SENSAZIONE DI GONFIORE???


VI PROPONGO ALCUNI CONSIGLI ALIMENTARI CHE VI AIUTERANNO A RAGGIUNGERE LA TANTO DESIDERATA PANCIA PIATTA E A RIDURRE LA FASTIDIOSA SENSAZIONE DI GONFIORE.


  1. Una carenza di fibre e di liquidi possono causare stitichezza e conseguente gonfiore addominale; per evitare questa condizione è sufficiente adottare una dieta ricca di fibre e bere molti liquidi, circa 6-8 bicchieri al giorno.
  2. Mai avere fretta quando si mangia!!!! mangiare velocemente, senza masticare bene il cibo, comporta la deglutizione di troppa aria, che si accumula e causa gonfiore.
  3. Non esagerare con le gomme da masticare (la loro masticazione fa inglobare aria).
  4. Evitare i cibi che contengono aria come le bibite gasate e gli alcolici. Evitare inoltre di bere con la cannuccia e da bottiglie a collo stretto.
  5. Se possibile non fumare!!!
  6. Per evitare quella sgradevole sensazione di gonfiore che, spesso, segue i pasti abbondanti può essere utile suddividere l'alimentazione in tre pasti principali più due spuntini (uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio). Inoltre, mangiare più frequentemente è utile per tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue e per gestire la fame.
Limitare il consumo di grassi.
  7. Le tisane a base di finocchio, sedano o menta ci aiutano a ridurre la sensazione di gonfiore.
  8. I dolcificanti artificiali come il sorbitolo e il mannitolo (presenti in alcune caramelle “dietetiche” o chewingum senza zucchero) possono contribuire alla produzione di gas. Molte persone che soffrono di gonfiore addominale, riescono a ridurre il problema limitando il consumo di cibi e bevande eccessivamente edulcorate.
  9. Fagioli, broccoli, cavolini di Bruxelles e cavolfiori.... possono provocare accumulo di gas, soprattutto se non si è abituati a mangiarli. Ciò non vuol dire che bisogna eliminarli dalla nostra alimentazione, ma, semplicemente, bisogna introdurli cominciando con piccole dosi. Qualora si desiderasse assumere i legumi preferirli sotto forma di purè, oppure cucinati dopo un ammollo prolungato nell'acqua.
  10. Se necessario fare cicli di prebiotici e probiotici (fermenti lattici).
  11. Fare molta attività fisica!!!!

lunedì 2 settembre 2013

I FUNGHI



La stagione dei funghi è ormai alle porte....
Esistono decide e decine di specie, ma solo alcune di esse sono commestibili. Sulle nostre tavole vediamo comparire più spesso, i porcini, i chiodini, gli champignon e gli ovoli... ma quali sono le loro proprietà nutrizionali?

Il valore nutrizionale dei funghi varia da specie a specie. In generale hanno un contenuto di acqua molto alto, intorno al 90% e apportano circa 26 kcal ogni 100 gr di prodotto fresco, ovviamente, se cucinati fritti, l'apporto calorico aumenta di parecchio!!!
Sono una buona fonte di sali minerali (come potassio, fosforo, rame e selenio), vitamine del gruppo B e di sostanze antiossidanti. Contengono proteine di alto valore biologico in cui sono presenti tutti gli amminoacidi essenziali (non è però ancora chiaro se siano totalmente assimilabili).
In una porzione da 100 gr di funghi freschi sono presenti, oltre alle sostanze citate in precedenza, 1 gr di carboidrati, 3.9 gr di proteine, 0.7 gr di grassi.

Vi ricordo inoltre che i funghi sono alimenti “pesanti” da metabolizzare da parte del fegato e particolarmente difficili da digerire in quanto anche i più buoni (porcini, chiodini, ovoli) presentano una quantità, seppur minima, di micotosine. Tali sostanze, in quantità di gran lunga superiori, sono presenti anche nelle specie pericolose/velenose come amanita muscaria e falloide.
Dunque, proprio per questa tossicità (seppur minima) è sempre meglio non abusarne, sopratutto per chi ha problemi epatici!!!!
Detto questo un buon piatto di tagliatelle ai funghi porcini (appena raccolti) non ha mai fatto male a nessuno!!!!!