venerdì 31 maggio 2013

ALCUNI TRUCCHI PER RICONOSCERE IL PESCE FRESCO!!!

Il pesce è molto più deperibile della carne. A temperatura ambiente resiste non oltre le 12-24 ore e solo il freddo può ritardare il processo di decomposizione. Un pesce si definisce fresco quando è appena stato pescato (catturato la notte o al massimo il giorno prima) e non ha subito lavorazioni o trattamenti di alcun genere per prolungarne la conservazione (eviscerazione a parte). Ricordiamoci, invece, che quando acquistiamo un pesce surgelato, deve presentare un etichettatura obbligatoria con indicato la zona di cattura, il metodo di produzione (pescato o di allevamento) e la data di scadenza; un pesce surgelato è commestibile entro 4 mesi. Prima di parlare dei metodi per riconoscere un pesce fresco, è importante sapere che i pesci che costano meno, sono quelli pescati in paesi lontani e quelli di allevamento. Quando si acquista il pesce bisogna aguzzare i sensi!!! Vediamo ora qualche semplice trucco che possiamo utilizzare per far si che nelle nostre tavole arrivi veramente pesce fresco!!

  • OCCHI : devono essere vivaci, brillanti, sporgenti e con la cornea trasparente. Se sono vitrei, affossati, opachi e ricoperti da una patina bianca... non è pesce fresco!!!
  • BRANCHIE : devono essere ben chiuse, rosse e umide. Se il colore tende al marroncino... diffidate!!!
  • COLORE DELLA PELLE : deve essere brillante, cangiante, quasi metallico. Anche in questo caso... se la pelle è opaca, smorta o presenta sfumature tendenti al giallo.. diffidate!!
  • CORPO : deve avere una certa rigidità... non va bene se è molle o flaccido. Il pesce fresco ha, infatti, una carne solida ed elastica. Se si preme sulla carne con un dito e ne rimane l'impronta... cambiate pesce!!
  • PELLE E SQUAME : la pelle deve essere umida, brillante con squame molto aderenti, che non si sollevano. Se invece le squame si sollevano facilmente e la pelle è lacerabile non si tratta di pesce fresco.
  • ODORE : ovviamente se il pesce puzza vuol dire che non è fresco. L’odore deve essere tenue, con un gradevole profumo di mare, di alghe e salsedine.


    e per molluschi, crostacei.. etc???
    Aragoste, astici etc. vanno acquistati vivi se si vuole essere sicurissimi. Se morti, devono comunque avere la corazza rosata, umida e lucente. Acquistate crostacei già sgusciati, o senza testa, solo se surgelati.
    Calamari, seppie, polpi, moscardini etc. freschi hanno la pelle di aspetto madreperlaceo, con le ventose bene aderenti ai tentacoli. Se invece la pelle è rosata o tendente al giallo e le ventose si staccano facilmente, non è un prodotto fresco.
    Ostriche, cozze, vongole etc. vanno acquistati rigorosamente vivi, in sacchetti che per obbligo di legge devono essere etichettati, con un bollo sanitario che attesti il loro passaggio in un centro di depurazione.

www.amicidellemarche.it

sabato 11 maggio 2013

IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE NUTRIZIONALI


Sulle confezioni dei prodotti che abitualmente acquistiamo al supermercato troviamo sempre l'elenco degli ingredienti e, nella maggior parte dei casi, anche l'etichetta nutrizionale. Informazioni utili sia sulla composizione dell'alimento, sia per quanto riguarda il suo contenuto in nutrienti.

Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente: al primo posto troviamo quello presente in quantità maggiore, fino ad arrivare all'ultimo ingrediente che è presente in piccole quantità (ad esempio nei biscotti troverò al primo posto la farina e all'ultimo gli aromi vari). In questo modo si può facilmente riconoscere quale composto risulta il più abbondante e prevenire così disturbi ed allergie.
La tabella/etichetta nutrizionale può essere di due tipologie, a seconda delle informazioni riportate:
  • Valore energetico e quantità di proteine, grassi, e carboidrati
  • Valore energetico e quantità di proteine, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, fibre alimentari, sodio, colesterolo e vitamine

I valori nutrizionali sono generalmente riferiti a 100 grammi di prodotto, in alcuni casi troviamo anche quelli per porzione. Attenzione dunque a non confondere le calorie su 100 grammi e quelle per porzione!!!!!
È molto importante sottolineare che l'etichetta, serve a farsi una rapida idea circa la composizione dell'alimento in termini di nutrienti. Per verificare la qualità degli ingredienti utilizzati, per conoscere le tecniche di preparazione e per verificare o meno la presenza di additivi (coloranti, conservanti...) bisogna leggere con attenzione l'elenco degli ingredienti, questo è l'unico modo per assicurarsi che il prodotto sia preparato con ingredienti salutari.

Vediamo un'etichetta nutrizionale



… e le diciture presenti nei prodotti....

  • “A RIDOTTO CONTENUTO CALORICO”: significa che il prodotto apporta il 30 % di Kcal in meno rispetto al prodotto normale.
  • “SENZA ZUCCHERO AGGIUNTO”: il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, l’indicazione seguente deve figurare sull’etichetta: «Contiene in natura zuccheri»
  • “SENZA ZUCCHERO”: significa che il prodotto contiene non più di 0,5 g di zuccheri per 100 g o 100 ml.
  • “A BASSO CONTENUTO DI GRASSI”: significa che il prodotto contiene non più di 3 g di grassi per 100 g per i solidi o 1,5 g di grassi per 100 ml per i liquidi (1,8 g di grassi per 100 ml nel caso del latte parzialmente scremato).
  • “SENZA GRASSI”: significa che il prodotto contiene non più di 0,5 g di grassi per 100 g o 100 ml.


Leggete le etichette nutrizionali e gli ingredienti del prodotto che volete acquistare, avrete una visione diversa rispetto all’immagine che è pubblicizzata sulla confezione o in televisione, vi saranno più evidenti quegli inganni pubblicitari che possono essere scoperti solo con una analisi più approfondita del prodotto.




mercoledì 8 maggio 2013

Il cioccolatino più costoso del mondo???


Esiste, e vale ben 180 mila euro... si avete letto bene!!!!
Creato dal celebre Paul Wittamer, proprietario dell’omonima cioccolateria di Bruxelles in collaborazione con il gioielliere Fabien Lascar. La fama del cioccolatiere Paul Wittamer è mondiale, e la sua maestria nel lavorare il cioccolato è talmente elevata da essersi guadagnato il titolo di fornitore ufficiale della Corte Belga.
Questo cioccolatino, realizzato con cioccolato fondente, caramello, zenzero, foglie d’oro alimentare è arricchito con un diamante di ben 3,63 carati.
Ma per chi vuole essere originale a tutti i costi senza spendere una fortuna, esiste la versione low cost con zircone da circa 20 euro!!!



Fonte e Foto : www.wittamer.com   

domenica 5 maggio 2013

L'ALTERNATIVA AL SALMONE ???..... LA TROTA SALMONATA

E' ormai assodato che il pesce è un alimento fondamentale per la nostra salute in quanto ottima fonte di proteine nobili (e allo stesso tempo molto digeribili) e ricco di acidi grassi “omega 3”, che svolgono una funzione protettiva su cuore e arterie. Questi acidi grassi non sono presenti nella carne degli animali da terra (più ricca di composti "saturi" che, al contrario, se consumati in eccesso, possono facilitare l'insorgenza di alcune malattie come ad esempio ipertensione e ipercolesterolemia). Le linee guida per una sana e corretta alimentazione raccomandano un'assunzione di pesce almeno 2-3 volte la settimana.

Oggi mettiamo a confronto due pesci dal gusto e colore molto simile e, per tale motivo, facilmente confondibili l'uno con l'altro, ma come vedremo in seguito, con proprietà nutrizionali molto differenti.

TROTA SALMONATA VS SALMONE

La Trota è un pesce di acqua dolce. L'Italia è il primo produttore Europeo di trota sia bianca che salmonata. L'allevamento nel nostro paese è prevalentemente di tipo intensivo, per cui l'alimentazione è totalmente artificiale e la qualità degli esemplari allevati dipende dal tipo di mangime e dalle correnti fredde utilizzate per dare al pesce una sodezza delle carni simile a quella delle trote di corrente. Il colore rosato della carne, che ricorda quello del salmone, è dovuto all'alimentazione a cui vengono sottoposte negli allevamenti.

Il Salmone invece è un pesce tipico dei mari freddi del Nord (Scozia, Norvegia e Canada). Si tratta di un alimento prettamente lipidico-proteico. I contenuti di questi macro nutrienti dipendono prevalentemente dell'età del pesce: il pesce giovane ha un contenuto di grasso abbastanza ridotto (6-8%), se invece è adulto o conservato può arrivare al 13%. Il contenuto proteico varia, da 16-17% per il pesce giovane fino a 19-20% per un pesce adulto e 22-23% per il salmone affumicato, poiché è inferiore la quantità di acqua.

Mettiamo a confronto alcuni dati che possono essere utili per la scelta di questi 2 pesci:



Concludendo con dati alla mano, il salmone contiene più proteine, ma la trota salmonata è senza dubbio un pesce meno grasso e di conseguenza meno calorico.
Il salmone è di gran lunga più commercializzato, famoso e diffuso rispetto alla trota salmonata, ma come detto in precedenza il loro sapore è molto simile, tanto da confonderli, dunque perchè non aumentare il consumo di trota salmonata?
Ricordiamoci inoltre che essendo un pesce allevato in Italia è considerato un prodotto a Km 0.
I vantaggi derivanti dalla filiera corta sono notevoli e si evidenziano non solo nella riduzione di fattori legati ad inquinamento e riscaldamento globale, ma anche nella possibilità di acquistare prodotti nostrani, più freschi e di stagione, che non hanno perso le proprietà organolettiche a causa di lunghi viaggi. Scegliere di acquistare generi alimentari a km 0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le realtà locali.



Fonti : wikipedia – tuttogreen.it – INRAN
Immagini : menshealth.it – 100piatti.it – buttalapasta.it